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venerdì 8 gennaio 2016

Voglia di LIBRI (e di Natale): "NOS4A2. Ritorno a Christmasland" di Joe Hill

In questi giorni postfestivi, in cui la voglia di rimettersi a lavorare/studiare è pari a quella di un tacchino che attende il giorno del Ringraziamento, i ricordi delle (spero) belle festività appena trascorse non fanno che ritornarci alla mente, un po' come Emma Bovary, la quale pensò e ripensò al primo gran ballo della sua vita dopo mesi (che ve lo dico a fare, Flaubert merita assolutamente!)

Copertina del libro.
Con la voglia di rivivere l'atmosfera e la magia del Natale appena trascorso, non posso non parlarvi della mia ultima lettura, che magari allevierà la vostra nostalgia natalizia. O forse no.
Edito da Sperling&Kupfer nel 2014, "NOS4A2. Ritorno a Christmasland" è l'ultimo lavoro dello scrittore americano e super figlio d'arte Joe Hill. Figlio di chi, vi domanderete. E se vi dicessi figlio di un mostro sacro della letteratura horror americana, dai cui romanzi sono stati tratti numerose pellicole altrettanto di successo, come "Shining", "Misery non deve morire" e "Il miglio verde"? Proprio lui, Stephen King, la cui impronta narrativa non poteva che estendersi anche biologicamente. 

Il titolo del romanzo fornisce all'aspirante lettore che ha appena preso il libro in mano per la prima volta due indizi fondamentali: NOS4A2 altri non è, leggendo i numeri in lingua inglese, che un modo per celare il vero significato, ovvero Nosferatu, il celebre vampiro della pellicola del 1922. Ma NOS4A2 è anche e soprattutto la targa della Rolls Royce del '38 con cui va in giro Charlie Manx, presunto "benefattore" che conduce i bambini nella propria dimora dove è Natale tutto l'anno, Christmasland, ma in realtà non è che è un famigerato serial killer che ha colpito e causato la scomparsa di decine di minorenni per più di vent'anni. Ed è proprio nel pieno della sua "attività" che si imbatte nella piccola Vic McQueen, incontro che la segnerà per sempre.
A distanza di anni, una Vic tormentata dal terribile ricordo di Christmasland e di Charlie Manx, nonché da una forte dipendenza dall'alcol, dovrà fare i conti una volta per tutte con Manx e la sua folle voglia di vendetta, e tornare per un'ultima, fatidica volta a Christmasland.
Joe Hill

Benché abbia apprezzato tantissimo sia l'idea di fondo della storia sia il legame tra la targa dell'auto e il suo proprietario (fatemelo dire: geniale!) questo romanzo ha un piccolo, ma non trascurabile difetto: la storia è eccessivamente diluita, e il lettore rischia di perdere il filo nelle sue 590 (!) pagine. Ovviamente la prolissità in un libro non dev'essere vista necessariamente come un difetto, vi sono tantissimi romanzi costituiti da mille (e più pagine) che non fanno venir voglia al lettore, neanche al più svogliato, di chiudere il libro e di farsi un pisolino. Qui, purtroppo, mi è successo, ragion per cui ho impiegato un bel po' a finirlo. 
Tuttavia voglio invitarvi a concentrarvi sugli aspetti positivi di "NOS4A2" e ai molteplici motivi per cui, a mio avviso, andrebbe letto: oltre ad una descrizione dettagliata (a anche parecchio impressionante) dei luoghi tetri e funesti di Christmasland (e vorrei vedere a chi non metterebbe paura un luogo popolato da cadaveri, fiocchi di neve e bastoncini di zucchero...!), è interessante soprattutto il modo in cui i pochi, ma significativi personaggi si muovono all'interno della storia: da Vic al compagno Lou, dal loro figlio Wayne alla bibliotecaria Maggie, passando per i genitori di Vic; tutti personaggi in trappola, per scelta e/o per conseguenza, del fallimento, della sconfitta, che li ha segnati fisicamente ed emotivamente, rendendo difficili, e in alcuni casi impossibili, i rapporti interpersonali. Vic per prima è in conflitto con se stessa, e non solo per il terribile ricordo legato a Christmasland, ma per la sua natura ribelle che l'ha portata presto ad allontanarsi dalla famiglia e a vivere allo sbando.
La narrativa di Hill è comunque semplice, scorrevole e alla portata di tutti. Vi consiglio questo thriller soltanto se siete già appassionati del genere, temo che un neofita potrebbe abbandonare facilmente la lettura.

Dell'autore vi segnalo anche "La scatola a forma di cuore" (Heart-Shaped Box, 2007) e "La vendetta del diavolo" (Horns,2010, da cui è stato tratto l'omonimo film con Daniel Radcliffe come protagonista), tutti editi Sperling&Kupfer
Spero abbiate gradito la prima recensione del 2016. Alla prossima!

Dorotea. 
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