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sabato 1 febbraio 2014

Sette secondi di Giorgio Micheli

Pubblicato dalla Talos Edizioni,  Sette Secondi racconta una storia dai risvolti malinconici, profusa però da quella gioia di vivere che cela e in qualche modo tende a preservare la sofferenza interiore della protagonista, Alice, che si fa forza nei momenti più duri della sua vita di ragazza ventenne.

La storia è divisa in tre parti; la prima, più lunga, è la storia della breve, intensa relazione divampata tra Alice ed Alberto, giovane operaio triestino; la loro storia avrà però un finale piuttosto amaro.

La seconda parte, riguarda invece, la relazione con Gino, spiegata più brevemente, con una mente più matura e riflessiva dell'Alice di oggi, che riflette sulle sue esperienze passate e sui suoi sogni infranti, su ciò che ha perduto e ciò che invece ha imparato.

La terza, è  il rinnovato incontro, diciannove anni dopo, tra lei ed Alberto, dopo un tragico lutto.
A fare da sfondo, le piacevoli descrizioni di Trieste e dintorni e della sua quotidianità e il sostegno sempre presente, della famiglia di Alice, che pur non appoggiando le sue idee, nel momento del bisogno le resta vicino più che mai, a simboleggiare quegli antichi valori familiari che restano sempre insiti in ognuno di noi, supportandoci nelle nostre decisioni.

                                                           La copertina del romanzo 

L'autore, Giorgio Micheli, mostra in questo romanzo, un lato di se sensibile alla complessità dei rapporti umani, all'etica e ai valori familiari, narrati e analizzati in maniera delicata e pulita e allo stesso tempo realistica.

Quello che più colpisce in Sette Secondi, è appunto il realismo che caratterizza sia gli scenari che i personaggi, stimolando il lettore a prendere a cuore l'intera vicenda della protagonista, non lasciando spazio ad eccessivo sentimentalismo, ma anzi, sviluppando nel lettore un senso di immedesimazione e affetto, non facendo trasparire nulla riguardo al colpo di scena finale.

Ottimo ritmo narrativo, che scorre chiaro e semplice, alternando dolcezza e  pacatezza e riflessione, a sviluppi del tutto nuovi che si susseguono senza forzature o momenti di noia.
La città di Trieste, viene descritta da Micheli, come fosse uno specchio riflettente l'animo di Alice e il suo carattere ingenuo, romantico e intraprendente.  

I temi chiave affrontati nel libro, come la libertà di scelta, l'aborto, il sesso, sono analizzati dal punto di vista principalmente femminile, ma mostrando anche quello maschile (di Alberto); la giovane Alice cerca inizialmente di rifiutare il suo destino, ma da adulta, si ritrova ad affrontare la stessa situazione e capisce di non poter fuggire dall'inevitabilità del destino e di conseguenza, delle sue azioni, mostrandosi infine come una donna ormai temprata dagli eventi e dall'esperienza, forte e coraggiosa, pronta nel ruolo che già una volta ha provato ad evitare, per paura, per inadeguatezza, o più semplicemente perché all'epoca, aveva ancora tanto da perdere, tanti sogni da realizzare e molto da vivere. 

Alberto è il passato che si affaccia nuovamente sulla finestra della sua esistenza, il conforto dopo il tragico lutto, o forse, la compensazione della recente perdita, il così detto "chiodo scaccia chiodo".
Ma Alice è decisa a  non commettere gli stessi errori, dimostrando tutta la sua forza emotiva e la sua maturità.

Il libero arbitrio è il macro tema in cui viene inserito da Micheli, quello dell'aborto, che porta all'annullamento di una vita umana non ancora nata, e alla possibilità che questa creatura cresca e viva la sua vita liberamente.
Qui il lettore ha la possibilità di scegliere se essere d'accordo o meno con questa idea; la giovane Alice però crede di non avere altra scelta, non vedendo dinanzi a se ulteriori possibilità, credendo che quello non sia ancora il momento di passare da ragazza spensierata a madre amorevole e portando dentro di se per molti anni, il peso di una decisione ancora troppo grande per lei. 

A riportarla sui suoi passi, ponendola davanti ad una decisione definitiva, sarà il destino stesso. Ma come sappiamo, ne siamo noi gli artefici.

L'amore incondizionato verso la nostra sorte e la nostra vita sono il tema principale di Sette Secondi: i sette secondi di un bambino appena nato, che ancora non conosce ciò che gli sta attorno e guarda tutto con occhi colmi di ingenuità. Sette secondi non sono pochi. Sette secondi per decidere il nostro destino. Sette secondi per una scelta che segnerà la nostra vita, forse per sempre.

Giorgio Micheli nasce a Trieste il 14 maggio 1959.
Vive e lavora nella stessa città, dove dal 1986 svolge l'attività di educatore nel campo della disabilità psichica. Da più di 30 anni, svolge anche l'attività di musicista, suonando in svariate formazioni musicali, compresa, l'orchestra del teatro G. Verdi di Trieste.
Inizia a scrivere poesie da pochi anni, avvertendo l'esigenza, di condividere la sua intimità di pensiero con altre persone.

  Una foto dell'autore, Giorgio Micheli, durante la seconda edizione dell'evento culturale "Sensi d'arte", presso Udine.

Frequenta l'associazione "Poesia e solidarietà" di Trieste.
Nel 2011 pubblica il suo primo libro: "I peschi in fiore" edito dalla Aletti editore.
Ha pubblicato inoltre, sempre per la Aletti editore, singole poesie in antologie di autori vari:
"Il Federciano" (2011);
"Sotto l'albero delle mele" (2001);
"Dedicato a...poesie per ricordare" (2012);
"Parole in fuga vol. 8" (2012).

Ha pubblicato per la Talos Edizioni:
"Un vuoto incolmabile"(2013). 

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