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lunedì 10 novembre 2014

Voglia di (tanti) LIBRI: Consigli (e non) di lettura #1

Ciao!
La settimana scorsa vi ho chiesto, sulla nostra pagina Facebook, se vi sarebbe piaciuta una serie di post, contenenti alcune mini-recensioni, sugli ultimi libri che ho letto, dal momento che, adesso, ho fortunatamente molto più tempo libero da dedicare alla lettura, ma mi è comunque impossibile scrivere una recensione intera per ogni libro che leggo, come potrete immaginare! 
Ha quindi inizio oggi una serie di post dedicata ad alcuni consigli (e sconsigli) letterari. Non dimenticate di farci sapere la vostra opinione al riguardo, che sia contrastante e non, saremo felici di discuterne assieme :)
I romanzi di cui voglio parlarvi oggi sono:
- Colpa delle stelle di John Green;
- Il colore viola di Alice Walker;
- Il letto di Frida di Slavenka Drakulic.

(S)consiglio n.1:
"Colpa delle stelle" di John Green, edito da Rizzoli (2014, titolo originale: The fault in our stars).
Prima di essere linciata dai fan che hanno riversato fiumi di lacrime sulla triste storia di Hazel e Gus (e non c'è nulla di male in questo, le emozioni sono assolutamente soggettive) voglio spiegarvi cosa mi ha spinto a sconsigliarvi la lettura di questo romanzo. Non sto qui a raccontarvi la trama - dato il boom di vendite del romanzo, legato anche all'uscita del film (che non ho visto), penso la conosciate tutti; il problema è che questo romanzo non ha (ripeto, sempre secondo me) tutta quella carica di emozioni che dovrebbe differenziare questa lettura da altri milioni di romanzi già in circolazione. E con questo non mi riferisco alla tematica affrontata, il cancro; anche "P.s. I love you" di Cecelia Ahern (ho adorato sia il libro sia il film tratto da quest'ultimo) parla di questa brutta malattia, e come esso tanti altri romanzi, magari meno noti al grande pubblico, ma magari hanno un approccio diverso, capace o meno di appassionare il lettore. Oltretutto non ho apprezzato i tempi utilizzati nella storia: penso che tutto accada troppo in fretta per essere una storia quanto più fedele alla realtà.
Tuttavia, voglio dare a Cesare quel che è di Cesare: è una lettura scorrevole, ed ho apprezzato il fatto che l'autore abbia utilizzato, nei dialoghi tra i protagonisti, poco più che adolescenti, un linguaggio appropriato a quell'età (a differenza di altri autori, che fanno "parlare" i protagonisti come se fossero dottori in filosofia teoretica). Ammirevole anche l'idea di inserire, come perno ruotante della vicenda, un metalibro (ovvero un romanzo dentro il romanzo, inesistente nella realtà), ovvero "Un'imperiale afflizione" dell'altrettanto fittizio autore Peter Van Houten. 
In conclusione, non vi sconsiglio questo romanzo perché sia brutto, assolutamente no. Si tratta semplicemente di un romanzo come tanti, e anche un po' troppo sopravvalutato

Consiglio n. 2:
"Il colore viola" di Alice Walker, edito da Frassinelli nel 1984 (1982, titolo originale: The colour purple), nonché Premio Pulitzer nel 1983. 
Chiunque abbia visto la straordinaria pellicola (trovate la recensione QUI) diretta da Steven Spielberg nel 1991, con Whoopi Goldberg nel ruolo di Celie, la protagonista, capirà perché vi straconsiglio anche il libro da cui il film è stato tratto. 
La dolorosa storia di Celie, separata dai figli avuti col padre (o meglio, col presunto padre) e dalla sorella Nettie, il matrimonio con Albert, uomo tanto violento quanto debole, e l'inaspettata, ma fortissima amicizia con l'amante di quest'ultimo, la cantante Shug Avery, ha toccato il cuore di milioni di spettatori, ma anche milioni di lettori. 
Fare il confronto tra libro e film mi sembra un lavoro superfluo, in quanto ritengo essi siano belli in modo differente: se, in un primo momento, la pellicola segue passo passo il romanzo, ad un certo punto si distacca da esso (pur chiaramente restando fedele alla trama). Di conseguenza, il libro si dilunga in alcuni punti che nel film sono stati tracciati, per esigenze tecniche si capisce, con meno attenzione. Ad esempio, come si è svolta la vita di Nettie in Africa in tutti quegli anni, oppure il lento processo che ha spinto Celie a reagire e a rifarsi una vita. Infine, il rapporto che lega Celie e Shug, che va ben oltre l'amicizia e la sorellanza. Un romanzo che sì integra il film, com'è giusto che sia, ma che ti fa amare ancor di più una storia già di per sé straordinaria. 
Scheda del romanzo su Ibs: http://www.ibs.it/code/9788860614346/walker-alice/colore-viola.html

Consiglio n. 3:

"Il letto di Frida" di Slavenka Drakulic, edito da Elliot Edizioni (2007, titolo originale: Frida ili o boli).
Come ho scritto qualche giorno fa su Facebook, ero da tempo interessata a leggere qualcosa a proposito dell'artista messicana Frida Kahlo (1907 - 1954) finché, grazie all'opzione Kindle Unlimited (9,99  al mese con accesso ad un numero illimitato di ebook + un mese di prova gratuita), ho conosciuto questo romanzo.
Non avevo mai letto nulla a proposito di Frida Kahlo, salvo qualcosa su Wikipedia, ed ho avuto modo di conoscere l'altro lato della medaglia di una donna che, con le sue tele e i suoi colori vivaci, nascondeva una vita piena di sofferenze.
Il titolo del romanzo non è casuale: il "letto" a cui l'autrice croata S. Drakulic fa riferimento è il luogo in cui Frida passò gran parte della propria esistenza, costretta ad una lunghissima serie di operazioni (la prima in tenera età, a causa della poliomielite) che condizionarono definitivamente la sua personalità. Di conseguenza, per quanto volesse mostrare, all'esterno, di avere una personalità forte, vivace come i colori delle sue pitture e dei vestiti che era solita portare, la vera Frida fu in realtà una donna che soffrì molto, non solo a causa di un corpo che non riusciva a farle vivere una vita normale, ma anche e soprattutto per gli affetti di cui si circondò, in primis il Maestro, Diego Rivera, compagno di una vita, che non perse mai l'occasione di tradirla con diverse donne, tra cui, purtroppo, la sorella della pittrice, Cristina, nonché suo principale sostegno nell'ultimo periodo.
Oltre ad un completo "quadro" della vita dell'artista messicana, la Drakulic inserisce alcuni "commenti" in merito alle opere più importanti di Frida, come "Bambina con la maschera della morte", utili a delineare ulteriormente la personalità dell'artista, nonché a svelare il modo in cui essa, con forza e tenacia, mantenne la propria dignità, fisica e morale. 

Per oggi è tutto. Restate sintonizzati sul nostro blog per leggere le prossime recensioni!

Dorotea.

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