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lunedì 17 novembre 2014

Voglia di (tanti) LIBRI: Consigli (e non) di lettura #2

Benvenuti al secondo appuntamento con le mini-recensioni letterarie!
I libri di cui vi parlerò oggi sono:
- Io prima di te di Jojo Moyes;
- Christiane F.-La mia seconda vita di Christiane V. Felscherinow e Sonja Vukovic;
- Adulterio di Paulo Coelho.

  Consiglio n.1:

Io prima di te di Jojo Moyes, edito da Mondadori (2013, titolo originale: Me before you).  
La prima cosa che mi viene in mente, quando consiglio a qualcuno questo romanzo (ed è una cosa che, da quando l'ho letto, succede quasi sempre) è una sola: è un libro maledettamente sottovalutato
In effetti, sono sicura che chiunque, dando uno sguardo alla copertina, penserebbe che si tratta dell'ennesimo romanzo per romanticone. Posso confermarvi che non è affatto così: prima di tutto perché, nonostante la copertina fuorviante, "Io prima di te" non è un semplice romanzo d'amore (anzi, direi che rientra più che altro nel genere drammatico); poi, perché la sua storia, che apprezzerà chiunque abbia visto il film "Quasi amici", è oltre
L'incontro tra Louisa, una giovane donna della provincia inglese dotata di un singolare senso della moda, ritrovatasi da un giorno all'altro senza lavoro, e Will, ex uomo in carriera, divenuto tetraplegico in seguito ad un brutto incidente stradale, è oltre la classica, storia d'amore strappalacrime. Che questo romanzo segni fortemente il lettore è inevitabile: per quanto ci si ritrovi, più volte, costretti a fermarsi per le forti emozioni, la scrittura della Moyes ha la meglio, ed è molto, molto difficile staccarsi dalle pagine. Il senso della vita, il modo in cui essa meriti di essere vissuta, tutto ciò traspare dalle parole dei protagonisti, dalla triste storia di Will, dal mondo buio in cui si è rinchiuso per anni, da cui è riuscita ad entrare un po' di luce solo grazie a Lou. 
Benché non sia una lettura leggera, per quanto mi riguarda è un libro più che CONSIGLIATO. E sì, lo consiglio anche ai lettori maschietti! 
Una trasposizione cinematografica del romanzo è attualmente in lavorazione. Uscirà nel 2015, con Sam Claflin nel ruolo di Will e, udite udite!, Emilia Clarke (e qui mi scappa la citazione "Mother of dragons!") nel ruolo di Lou. 
Scheda del romanzo su Ibs: http://www.ibs.it/code/9788804625360/moyes-jojo/prima-te.html

Consiglio n.2:
Christiane F.- La mia seconda vita di Christiane F. Felscherinow e Sonja Vukovic, edito da Rizzoli (2014, titolo originale: Christiane F., Mein Zweites Leben).
Chiunque abbia amato Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, il primo romanzo-inchiesta sulla droga tra i giovani durante gli anni Settanta, che l'allora sedicenne Christiane F. scrisse coi giornalisti Hermann e Rieck (da cui poi è stato tratto, nel 1981, l'omonimo film), non avrà potuto fare a meno di chiedersi cosa effettivamente sia successo alla protagonista dopo il clamoroso successo del libro e del film. In questo romanzo, scritto a quattro mani con la giornalista Sonja Vukovic, Christiane F. ripercorre i trentacinque anni trascorsi proprio da questo inaspettato successo, che l'hanno condotta verso percorsi spesso accidentati: dal viaggio negli States al tanto desiderato, quanto deludente, incontro con l'idolo di sempre, David Bowie; dalla vita dopo la "riabilitazione" in campagna dalla nonna alla breve carriera come cantante e attrice; dall'incontro con l'amica, nonché angelo custode, Anna, al viaggio in Grecia, fino alla nascita del figlio Phillip e l'ultimo periodo. In questo romanzo, diversamente dal primo (basato principalmente sulle testimonianze rilasciate in tribunale), Christiane rivive attraverso ricordi frammentari, come se stesse sfogliando un album di vecchie fotografie, gli anni dopo la tormentata adolescenza, focalizzandosi soprattutto sulla difficoltà di abbandonare la sua dolorosa dipendenza dall'eroina (complici anche diverse ricadute), nonché il difficile rapporto con la famiglia, ma soprattutto sottolineando più volte il proprio rapporto con la società, per cui è e sarà sempre "la ragazza dello zoo di Berlino", e niente più.
Contrariamente alla maggioranza delle recensioni che ho avuto modo di leggere, vi consiglio la lettura di questo, possiamo definirlo così, sequel. Per quanto inferiore sia l'impatto,e l'orrore, che questa lettura, a differenza di Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (che, per quanto agghiacciante, ritengo sia uno dei libri su cui bisogna soffermarsi almeno una volta nella vita), possa suscitare, è una storia assai esaustiva, che colma al meglio quel vuoto che i lettori più affezionati del primo romanzo avranno certamente provato. 
Scheda del romanzo su Ibs: http://www.ibs.it/code/9788817073356/felscherinow-christiane-v-vukovic/christiane-f-la-mia.html

(S)consiglio n.3:
Adulterio di Paulo Coehlo, edito da Bompiani (2014).
A differenza della maggior parte delle recensioni sul secondo romanzo di Christiane F., questa volta, purtroppo, devo dare ragione alla 
maggioranza: questo libro rasenta l'inutilità.
Leggo Coelho con passione da molti anni (il primo romanzo che ho letto è stato "Veronika decide di morire", penso che chiunque l'abbia letto potrà confermarmi che è una storia tanto pesante quanto narrata sapientemente), ma negli ultimi tempi ho notato che il livello dei suoi scritti è calato precipitosamente. Probabilmente ciò è dovuto, oltre che ad un infelice tentativo di guadagnare il più possibile, ad un continuo ripetersi dello stesso tema: il clima di misticismo, di alchimia offerto dall'autore brasiliano in romanzi come "Il cammino di Santiago", "Brida" e "La strega di Portobello" (tutti romanzi che ho amato), ora appare, come in "Aleph" (che altrettanto non mi è piaciuto) come l'ennesima zuppa riscaldata, che i lettori sono stufi di mangiare. 
A questo punto, Coelho ha pensato bene di riprendere la contrapposizione amore/eros lasciata in un altro dei suoi romanzi migliori, "Undici minuti" (ve ne ho parlato QUI), scrivendo questa storia. La trama è, a mio avviso, in realtà assai scarna: una sorta di diario di una giornalista, Linda, trentenne, bella, ricca e felicemente sposata con prole, che un bel giorno incontra uno dei suoi primi amori, ora affermato politico, Jacob (no, tranquilli/e, non è un licantropo), e intraprende una breve ed inconcludente relazione con lui. Fine. 
Non c'è vitalità, non c'è pathos, non c'è suspence, non vi sono nemmeno colpi di scena atti a rendere questo romanzo un tantino completo. Benché Coelho volesse, attraverso le parole di Linda, accompagnare la protagonista (così come è accaduto, con esito più che positivo, in Undici minuti) attraverso la riscoperta di sé stessa, il risultato finale, ahimè, oltre che aver portato al lettore una sonnolenza indescrivibile, è uno solo: una sequela di lamentele di una persona che, a dirla tutta, conduce la vita che tutti vorremmo vivere. 
Sono molto delusa dalla nuova piega che la narrativa di Coelho ha preso, pertanto non so se continuerò a spendere i miei soldi per i suoi prossimi libri. Nonostante ciò, vi consiglio tantissimo i titoli sopra citati, e generalmente tutta la sua bibliografia fino a "Le valchirie" (ad eccezione di "Monte cinque", che mi ha soltanto annoiata).
Scheda del romanzo su Ibs: http://www.ibs.it/code/9788845276927/coelho-paulo/adulterio.html

Per oggi è tutto! Se avete letto questi romanzi, raccontateci le vostre impressioni e, se vi va, alla prossima!

Dorotea.

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